Storytelling e archivi. Come dosare gli ingredienti per una comunicazione efficace?
Perché le fonti d’archivio sono importanti per fare narrazione d’impresa? Quali casi italiani e stranieri si possono consultare per avere un’idea più chiara sull’argomento?
Gli argomenti da trattare sono diversi, per l’occasione abbiamo pensato ad una special edition: una puntata doppia sul tema storytelling e archivi storici.
In questa, la nona, abbiamo analizzato 3 punti fondamentali:
L’importanza degli archivi storici per la memoria e i valori collettivi dei sistemi culturali.
1) Nel primo punto: Il valore della carte e l’abisso della polvere chiariamo quale sia l’importanza degli archivi storici per la memoria e i valori collettivi dei sistemi culturali.Gli archivi storici conservano una quantità variegata di documenti oltre a quelli strettamente legati all’attività economica e/o amministrativa.
Parliamo di brevetti, disegni, mappe, lettere, fotografie, atti, registri ecc.. insomma possiamo trovare la nascita dei singoli momenti che hanno fatto grandi le imprese e le istituzioni.
Gli archivi sono la nostra memoria, il mondo che fu e il mondo che ha determinato, in qualche modo, come siamo oggi.
Qualcosa di assolutamente prezioso se si vuole fare narrazione d’impresa o istituzionale.
Le criticità principali da affrontare riguardano il livello di conservazione dei documenti, infatti il patrimonio archivistico italiano, nella sua complessità, è ancora lontano dall’essere ordinato e interi archivi o singoli fondi, conservano una documentazione non organizzata in modo sistematico né tantomeno descritta secondo gli standard internazionali.
Prima di concentrarsi sulla valorizzazione è opportuno assicurarsi una adeguata conservazione delle fonti.
Qual è la posizione del Mibact a riguardo?
A fine 2015 con la legge di stabilità il ministero stanzia 30 milioni di euro annui per diversi Archivi, Biblioteche e Istituti del Ministero. Tra cui l’Istituto Centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario.
Poi abbiamo una notizia fresca del 10 marzo di quest’anno, il ministro Dario Franceschini annuncia la nascita della Digital Library italiana progetto finanziamento con 2 milione di euro per mettere a sistema il materiale visuale censito e fotografo in biblioteche e archivi. E per la conservazione? Quali progressi?
L’associazione italiana dei musei e degli archivi d’impresa: di cosa si occupa?
2) Nel secondo mettiamo a fuoco le attività di Museimpresa, l’associazione italiana dei musei e degli archivi d’impresa, promossa da Assolombarda e Confindustria.

Museimpresa_Conferenza con Marco Montenaggi 2016
L’associazione nasce a Milano nel 2001 con l’obiettivo di individuare, promuovere e mettere in rete le imprese che hanno scelto di inserire il loro patrimonio culturale all’interno delle strategie di comunicazione.
A questo proposito, in un’interessante intervista di Massimo Benedetti a Marco Montemaggi, membro del Consiglio Direttivo di Museimpresa nonché consulente di Brand Identity per Diesel, Montemaggi afferma che:
l’azienda è attraversata costantemente da una grande eterogeneità di “Storie” che, in conseguenza al divenire del tempo, si sommano e diventano “racconto” che spesso è consultabile all’interno di un archivio aziendale oppure “visitabile” attraverso un museo d’impresa.
Come valorizzare un archivio storico attraverso le tecniche narrative? Faccia a Faccia. Un caso studio italiano.
3) Questi spunti ci portano ad esporre il caso studio della puntata: il progetto Faccia a Faccia, esempio interessante in cui un archivio d’impresa viene valorizzato in modalità narrativa e col un supporto digitale.

Storytelling e archivi. Faccia a Faccia_progetto della Fondazione Dalmine
Il progetto è promosso dalla Fondazione Dalmine, uno degli associati di museimpresa.
Fondazione Dalmine, è attiva dal 99 e nasce per conservare e valorizzare l’archivio storico dell’impresa siderurgica lombarda Dalmine che oggi fa parte del gruppo Tenaris.
Faccia a Faccia costruisce album fotografici sfogliabili e consultabili online, in cui i visitatori sono invitati a commentare e aggiungere informazioni sui protagonisti delle foto, sui luoghi e sui macchinari.
Premete il play per scoprire il resto.